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Lo Studio Legale Scarica offre i propri servizi anche nell’ambito del patrocinio a spese dello Stato, garantendo assistenza legale qualificata a chi non dispone delle risorse economiche necessarie per sostenere i costi di una difesa tecnica.

L’obiettivo è assicurare il pieno esercizio del diritto di difesa sancito dall’art. 24 della Costituzione, consentendo a ogni cittadino di accedere alla giustizia senza discriminazioni economiche.

Lo Studio cura personalmente la predisposizione delle istanze di ammissione, la verifica dei requisiti reddituali e la gestione completa del procedimento, offrendo al cliente un servizio trasparente, rigoroso e rispettoso delle garanzie di legge.

Che cos'è il patrocinio a spese dello Stato?

Il patrocinio a spese dello Stato è lo strumento che consente ai non abbienti di farsi assistere da un avvocato con oneri a carico dell’Erario, nei giudizi civili, amministrativi, tributari e penali, secondo la disciplina degli artt. 74–85 del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico spese di giustizia) e della prassi ministeriale. Requisito principale è il reddito imponibile IRPEF (ultima dichiarazione) non superiore al limite aggiornato. Dal 2025, per effetto del D.M. 22 aprile 2025 (G.U. n. 159/11.07.2025), la soglia è fissata a € 13.659,64.

Come funziona?

  • Chi può accedere: esclusivamente persone fisiche con reddito entro la soglia; in alcuni casi previsti dal T.U. spese di giustizia l’ammissione è riconosciuta anche prescindendo dal reddito (ipotesi tipizzate dalla legge). .

  • Che cosa copre: compensi e spese del difensore iscritto negli elenchi PSS, spese processuali necessarie (con i limiti del T.U.). L’ammissione vale per ogni grado e fase del processo connessa al giudizio ammesso.

  • Come si valuta il reddito: si considera il reddito imponibile complessivo risultante dall’ultima dichiarazione; se il richiedente convive con familiari, si sommano i redditi dei conviventi (salvo conflitto di interessi).

  • Dove si presenta: all’Ordine degli Avvocati competente o, nei casi previsti, all’autoritĂ  giudiziaria del processo;

  • Controlli e revoca: l’ammissione può essere revocata se il reddito reale supera i limiti o se emergono dichiarazioni non veritiere; il beneficiario ha l’obbligo di comunicare variazioni.

PATROCINIO A SPESE DELLO STATO

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1) Qual è il limite di reddito per ottenere il gratuito patrocinio?

Dal 2025 il limite è € 13.659,64 (reddito imponibile annuo, ultima dichiarazione), aggiornato dal D.M. 22 aprile 2025pubblicato in G.U. n. 159/11.07.2025.

2) Il reddito della mia famiglia si somma al mio?

Sì: in via generale si considera il reddito del nucleo convivente (si sommano i redditi dei conviventi), salvo particolari ipotesi di conflitto di interessi previste dalla legge.

3) Vale anche per le cause tributarie (Corti di Giustizia Tributaria)?

Sì. Il Patrocinio a spese dello Stato si applica anche al contenzioso tributario, nel rispetto dei requisiti. Lo conferma il Dipartimento della Giustizia Tributaria (MEF).

4) Posso scegliere il mio avvocato di fiducia?

Sì, purché il difensore sia iscritto negli elenchi del PSS presso il relativo Ordine. In alternativa, può essere nominato un difensore d’ufficio aderente agli elenchi.

5) Cosa copre il beneficio?

Il patrocinio a spese dello Stato copre gli onorari e le spese del difensore, del consulente tecnico di parte e dell’ausiliario del giudice, nei limiti stabiliti dal D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115. Le spese di giustizia sono anticipate dall’Erario, e il beneficiario non è tenuto ad alcun pagamento nei confronti del proprio difensore.

6) L’ammissione vale per tutti i gradi?

Sì: una volta ammesso, il beneficio vale per ogni grado e fase del processo (e per le procedure connesse), salvo revoca/decadenza.

7) Come e dove si presenta la domanda?

Si presenta all'Ordine degli Avvocati territorialmente competente, un’istanza con dichiarazione sostitutiva sul reddito, documenti di identità e, se del caso, documentazione reddituale

8) In quanto tempo ottengo l’esito?

I tempi variano secondo ufficio/foro. In caso di urgenza, il difensore può agire e chiedere l’ammissione con riserva secondo prassi del foro (resta fermo il controllo successivo). Riferimento generale: T.U. spese di giustizia.

9) Cosa succede se il mio reddito cambia?

Il beneficiario deve comunicare le variazioni; se il reddito supera i limiti o emergono irregolarità, l’autorità può revocare l’ammissione e recuperare le somme.

10) Esistono casi in cui si è ammessi anche senza rispettare la soglia di reddito?

Sì, il T.U. prevede ipotesi tipizzate (ad es. per determinate categorie di persone offese da reato) in cui l’ammissione è possibile a prescindere dal reddito. Si applicano le condizioni e i limiti di legge.

F.A.Q. - DOMANDE FREQUENTI

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